Sostenibilità
La sostenibilità ambientale, la salvaguardia della biodiversità, il rispetto della terra e della sua memoria, sono le linee guida nella conduzione dei vigneti ed oliveti di Villa Calcinaia, coltivati interamente in agricoltura biologica (certificata da Qcertificazioni Srl) dal 2000.
Uno degli esempi più recenti è rappresentato dalle azioni volte in azienda a favore delle api, sentinelle per eccellenza della salute dell’ambiente. Attivando pratiche agronomiche come la semina di essenze e la creazione di siepi compatibili con la loro vita, la fattoria mira a migliorare la qualità dell’habitat in cui vivono al fine di tutelare sia la vegetazione che, di conseguenza, gli animali.
Negli anni sono inoltre state impiegate varie tecniche mirate sia al risparmio energetico, che all’economia circolare e all’utilizzo di fonti rinnovabili, quali ad esempio un impianto di geotermia formato da dieci pozzi geotermici che arrivano a 100 metri di profondità , il recupero delle acque piovane utilizzando le vasche di cemento della vecchia cantina, la fitodepurazione delle acque reflue provenienti dagli scarichi della fattoria e la produzione di un proprio compostaggio usando i sottoprodotti della coltivazione della vite e dell’olivo e della produzione del vino. Il prossimo obbiettivo interesserà i capannoni agricoli usati per il rimessaggio dei macchinari tramite l’installazione sulle coperture dei pannelli fotovoltaici che consentirà all’azienda di essere completamente fuori rete.
L'adattamento al cambiamento climatico ha interessato naturalmente anche le coltivazioni. L'azienda negli ultimi 15 anni ha infatti piantato i nuovi appezzamenti viticoli in terreni ad altitudini più elevate, tra cui una piccola vigna di uva bianca piantata sotto il Monte San Michele a circa 720 metri s.l.m. , e ha adottato per tutti i nuovi impianti l'alberello come sistema di allevamento.
Sistema d'allevamento non meccanizzabile ma che permette di adattare la gestione della chioma in annate particolarmente calde e trasformare in alberello pantesco quello che solitamente sarebbe un alberello lamolese. La flessibilità offerta dall'alberello come sistema di allevamento può essere un vantaggio in un contesto in evoluzione come quello attuale.